Esiste una leggenda urbana che vuole Beppe Grillo sul panfilo Britannia nel 1992. Secondo fonti anonime, e inattendibili per la stampa ufficiale, in quella riunione non si stava "solo" svendendo il patrimonio industriale italiano, ma le sovranità nazionali in vista della nascita dell'UE.
Grillo sarebbe stato invitato, in qualità di testimonial, a far parte di un progetto politico destinato ad ammortizzare, ed incanalare, il malcontento che sarebbe seguito ai lavori di riforma del Nuovo Ordine Mondiale.
Il resto è storia.
Il golpe di Tangentopoli spazzò l'intera classe politica allora dominante e nacque cosi la "Seconda Repubblica".
Un solo partito rimase indenne da quel terremoto giudiziario. L'allora PCI oggi diventato PD. Ma facciamo un passo indietro.
Secondo queste teorie, il Movimento 5 Stelle non sarebbe altro che un esperimento di ingegneria sociale per intercettare e intrappolare la rabbia popolare e, appunto, sterilizzarla.
L'esperimento si affidava alle tecniche di manipolazione del consenso ( tramite un elaboratissima e intricata rete di piattaforme ) ideate dall'imprenditore e progettista software Gianroberto Casaleggio.
Come riporta Il giornalista Jacopo Iacoboni nel suo libro "L'Esperimento" (Editori La Terza), Casaleggio era capace, utilizzando forum aziendali e collaboratori compiacenti, di far passare SUE decisioni come se fossero il frutto di un processo DEMOCRATICO.
Un sistema che applicato alla politica è un mix micidiale, perché permetterebbe di dirottare le intenzioni di voto. Personalmente ho sempre considerato fantapolitica la relazione tra Grillo e il meeting sul Britannia, ma i recenti episodi che stanno coinvolgendo il Movimento sembrano confermare, invece, questa oscura e fantasiosa ipotesi.
Analizziamone alcuni.
Il "Contratto di governo"
Il "contratto di governo" con la Lega sembrava il cammino ideale per la prosecuzione delle politiche anti austerity e No Euro sposate da entrambi i partiti in passato.
Diciamoci la verità, il repentino e ingiustificato cambio di rotta sull'uscita dall'Euro, molti lo hanno percepito come un espediente tattico per arrivare a sferrare il colpo di grazia.
Ma, arrivati al governo, si sono rivelati cauti nella gestione dei conti e, anzi, avrebbero fatto muro ad ogni tentativo di superare la soglia del temuto 3%. Questa ritrosia a sfidare sui conti l'UE sembra essere stata la vera causa del divorzio prematuro tra i due alleati. Claudio Borghi ne parla qui.
Di fronte a questa testimonianza sembra quasi che il Movimento 5 Stelle si sia ritagliato il ruolo di tutor per vigilare affinché la rotta fosse in linea con quella precedente inaugurata dai governi PD.
L'elezione di Ursula Von Der Leyen alla presidenza della Commissione Europea.
Archiviata la posizione euroscettica, la nuova delegazione di esponenti pentastellati sbarcati a Bruxelles avrebbe dovuto mettere le basi per smontare il sistema "dall'interno". E qual è stato il primo atto rivoluzionario dei nostri alfieri anti sistema? contribuire all'elezione di Ursula Von Der Leyen. Tedesca, appartenente alla CDU ( il partito di Angela Merkel ) ed ex ministro della difesa. Un personaggio non certo ostile ai tecno burocrati.
I 5 stelle, grazie alla mediazione di Giuseppe Conte, pare abbiano barattato la sua poltrona per evitare la procedura di infrazione. Insomma, un altro punto per il "sistema".
La nuova alleanza con il Partito Democratico.
Dopo la caduta del governo Gialloverde, Beppe Grillo torna in sella alla sua creatura e inizia un endorsement spudorato per accompagnare il partito nelle braccia di Matteo Renzi, che dopo un categorico rifiuto iniziale e fresco di Bilderberg ( è stato tra gli ospiti di questa misteriosa riunione) accetta di buon grado. Di fatto questa crisi è stato il defibrillatore che ha rianimato il "senatore semplice" di Firenze.
Si può tranquillamente affermare che tutta l'attività politica del Movimento 5 stelle, è stata "conservativa", ovvero finalizzata al mantenimento dello status quo. Hanno pubblicizzato una rivoluzione che non c'è mai stata.
Come ho scritto sopra il PCI è stato l'unico partito uscito indenne dalla tempesta giudiziaria di Tangentopoli. A questa corrente fanno capo tutti quei personaggi complici del declino economico del nostro paese. Lo hanno trasformato e plasmato secondo il pensiero unico neo liberista e si sono macchiati di crimini indicibili.
Il suo erede, il PD, è il cavallo di troia delle elite per infiltrare le nostre istituzioni, e il Movimento 5 stelle sembra ricalcarne le imprese.
Comments