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Immagine del redattoreGiuseppe Ferrara

Il paradosso dello schiavista grillino.

Aggiornamento: 13 apr 2020




Da quando faccio il blogger è capitato spesso di scontrarmi con opinioni diverse dalla mia, di solito cerco sempre di troncarle sul nascere, nonostante la mia natura polemica e poco paziente mi porterebbe allo scontro diretto.


Ci sono, tuttavia, delle situazioni nelle quali è davvero impossibile sottrarsi al "duello", e capita quando conosco l'interlocutore e ho un qualche tipo di legame con lui.

Dopo una lunga serie di post critici, da me pubblicati, sull'operato del MoVimento 5 stelle, mi arriva un commento, nel quale una persona che conosco abbastanza bene, e con la quale ho lavorato in passato, mi rimprovera di essere un ingrato, uno "che sputa nel piatto sul quale ha mangiato", sottolineando la mia ATTITUDINE a farlo.


Questa persona difendeva a spada tratta e con cieca obbedienza il m5s.

Ma lasciate che vi racconti in quale contesto la conobbi. Da ragazzo tiravo a campare lavorando in agenzie che si occupano della distribuzione di volantini porta a porta. Facevamo non meno di 10/11 ore al giorno incluso il viaggio ( non era rara la trasferta fuori città ) per un compenso che andava dalle 20 euro a Catania e 25 se si andava più lontano. Poco più di DUE EURO L'ORA!

Un attvità talmente diffusa nella mia città che in quel periodo dava letteralmente da magiare a molti giovani.


Eravamo inquadrati tipo i liberi professionisti ma in realtà era lavoro subordinato a tutti gli effetti. Ci svegliavamo intorno alle sei per poi essere caricati sull'auto di un caposquadra che, oltre ad accompagnarci sul luogo di distribuzione, ci CONTROLLAVA e ci riforniva. Insomma, una di quelle situazioni che avrebbero richiesto la tutela del mitico "Decreto Dignita".

Ma torniamo al nostro interlocutore. Questa persona era appunto uno di quelli che ci ingaggiava e aveva a sua volta il lavoro in sub appalto da un altra agenzia.


Dopo avermi chiesto se avessi ricevuto il reddito di cittadinanza ( motivava così le mie critiche tentando di umiliarmi ) mi accusa appunto di essere uno che "sputa dove mangia" e sapete perché insiste su questo punto? Perché io denunciai e feci una vertenza lamentandomi delle condizioni da schiavo che mi venivano imposte.

Non solo, secondo il ragionamento se io avevo accettato il nero , anche se spinto dalla necessità, in AUTOMATICO perdevo il DIRITTO di lamentarmi e mi rimaneva solo L'OBBLIGO di lavorare "ONESTAMENTE".


Una situazione che schiferebbe il buon Luigi Di Maio e qualsiasi altro grillino D.O.C.

Mi chiedo se questo tifoso a oltranza, questo paladino dell'ortodossia grillina, abbia capito che il MoVimento nacque per COMBATTERE PROPRIO QUEL SISTEMA che lui RAPPRESENTAVA E che contribuiva a far PROSPERARE.

Ah! quanti presunti sostenitori che il movimento se lo creano in testa plasmandolo a propria immagine e somiglianza

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